Amiche che mi seguono

mercoledì 31 marzo 2010

Copertina per Gabriele

Questo è il set di telaietti in metallo che ho trovato in un affascinante e piccola merceria di Monterotondo.


E questa è la misura che ho scelto per il mio primo lavoro: una copertina per il mio bimbo.


Ho avvolto il filato in modo da creare una trama e un ordito.
  

Con un ago di plastica ho annodato i vari incroci a punto asola. 
    

Quello che ho eseguito si chiama motivo a stella; e il risultato è il retro del lavoro.


Ho smontato la mattonella, ritraendo semplicemente i dentini che coronano il telaietto, e ho girato il lavoro.
Nelle due foto sottostanti si può notare nella prima il dritto della mattonella; nella seconda, la versione in carta da zucchero che ho bordato a punto bassissimo e catenelle.


Ho alternato le mattonelle color ghiaccio a quelle carta da zucchero...

 

 ...le ho cucite insieme e ho bordato tutto con tre giri a punto basso.

 
  Questo è un particolare della copertina.


Questo primo lavoro non è perfetto, ma mi ha dato una grande soddisfazione e in più ho avuto modo di avvicinarmi a questa vecchia e semisconosciuta tecnica che spero col tempo di affinare e migliorare.

lunedì 1 marzo 2010

Telaietto

A ottobre sono andata all'hobby show di Roma e girando tra gli stand, mi sono innamorata di uno strumento fantastico: il telaio di Maria Gio.

(immagine presa dalla rivista Magic Hobby n. 63 edita da Alexandra Editrice)

Mio marito non ha saputo resistere ai miei occhi di bambina innamorata e melo ha regalato.
Maria Gio durante la dimostrazione ha detto di non aver ideato niente di nuovo, ma che aveva rispolverato una vecchia tecnica di tessitura a nodi rendendola solo più veloce. Con questo telaio è possibile creare coperte, borse, sciarpe e tutto quello che la fantasia ci suggerisce.
Felice come non mai me ne sono tornata a casa col mio bottino tra le mani.
Nei giorni seguenti ho cominciato adesercitarmi, ma nella testa risuonavano le parole "...rispolverato una vecchia tecnica di tessitura a nodi". E così ho iniziato le ricerche, che si limitano, per il momento, solo al web.
Ho scoperto che esiste un sito che tratta della tecnica di vari telaietti: il telaietto in metallo quadrato, quello tondo, il butterfly loom e il flower loom. Ci sono anche utili filmati che mostrano come si esegue il lavoro. La creatrice di questo sito si chiama Simona e non solo è molto in gamba come creativa, ma è stata così gentile da rispondere alla mia mail, in cui le chiedevo info sulle origini dei telaietti in metallo.
E questa è la sua risposta:
"Dunque, purtroppo non posso soddisfare la tua curiosità perchè non so quasi nulla di questi attrezzi, se non il loro utilizzo. So che si usavano tanti anni fa; ho incontrato molte signore che mi hanno detto "ma questo lo usava mia nonna!", e ti parlo di signore sui 50/60 anni, quindi immagino che il telaietto (parlo di quello in metallo) esista almeno dagli anni cinquanta.

La mia sensazione è stata quella che fosse più diffuso nel sud Italia che al nord, infatti la signora che li fornisce ai negozi e agli e-commerce come quello di Hobbydonna, è di Potenza o di Pescara (non ricordo). Li ha brevettati perchè nessuno lo aveva mai fatto prima...".
E' pur sempre un inizio...ma non mi sono data pace!
Mi sono ricordata di avere un libro della Fabri editore che tratta delle varie tecniche di ricamo, maglia e uncinetto. Ho cercato questi benedetti telaietti...ma niente. Leggendo e rileggendo, ho focalizzato la mia attenzione su una tecnica che potrebbe avere qualcosa: Teneriffa.

Da instancabile ricercatrice...e curiosona, mi sono rimessa a cercare nelle infinite vie del web.
Anche questa volta ho incontrato una persona speciale: Fiorenza, creatrice del sito fioretombolo.
Le ho inviato una mail, a cui ha risposto subito:
"...la tecnica del telaietto non è stata,al momento, al centro delle mie ricerche quindi cerco di darti una risposta traendo delle conclusioni.

Il tealietto assomiglia molto a quel supporto che si usa per fare il " Tenerife", con la differenza che il primo ha una lavorazione semplice il secondo più complessa e ricercata. 
Ti consiglio di andare a vedere la pagina su questa tecnica.http://www.fioretombolo.net/merletto%20di%20teneriffe.htm
Il telaietto che tu hai non so in che materiale sia, oggi si fanno di plastica o metallo, ma nell'800 l'ingegno femminile aveva prodotto un supporto fatto a cuscinetto in cuoio, attorno venivano puntati gli spilli, dove ci si agganciavano i fili. Ho avuto l'occasione di averlo tra le mani ed era un gioiellino di artigianato.Therese de Dillmont nel suo libro sul Tenerife (1931), faceva dimostrazioni con il supporto in caucciù con dentini in metallo, un concetto più moderno e semplice. Il tealietto attuale è una concezione moderna di tutti i supporti creati nel passato per il merletto tenerife, questo è il mio modesto pensiero".
E in una seconda mail mi ha dato altre preziose indicazioni, che per il momento non esporrò per rispettare il lavoro di ricerca di Fiorenza.
Ma non appena pubblicherà qualcosa in merito sul suo sito, solo allora potrò aggiornare il mio blog.

Nel frattempo spero di terminare e postare le fotodella copertina che sto facendo, utilizzando il telaietto in metallo quadrato.